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"Volk" di Graziano Cernoia, emme edizioni.
Questa è una storia che guarda lontano.
Lontano, al di là del mare Adriatico e del Mediterraneo, al di là di quelle che chiamiamo etnie, di quelle che chiamiamo religioni e di ciò che viene definito confine di stato.
Questa è una storia che parla di gente, vista attraverso gli occhi di un ragazzo che ha girato per il mondo cercando di lasciarsi alle spalle tutto quello che gli anni ottanta lo avevano fatto diventare.
È una storia che racconta del suo carattere, della rabbia, delle sue fortune e disperazioni. E di come si sia trasformato in qualcos'altro, andando alla ricerca di un popolo che non si riconosce in nessuna bandiera.
Coopspettacolo.it nasce da un grupp o di tecnici professionisti dello spettacolo, con l´obiettivo di ottenere tramite la gestione in forma
associata, continuità di occupazione lavorativa e migliori condizioni economiche, sociali e professionali.
Rispetta l'autonomia operativa dei propri associati attraverso un rapporto economico regolare e trasparente garantendo la tutela previdenziale e assicurativa.
Coopspettacolo.it è guidata da un consiglio di amministrazione composto da tecnici professionisti eletti dall´assemblea dei soci. Si basa sullo statuto e si regge su regolamenti e circolari interne emesse dallo stesso consiglio per gestire l'attività dei soci.
Regola i rapporti di lavoro secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Garantisce sicurezza sul lavoro impegnandosi in attività di formazione, ricerca, prevenzione e sviluppo.
radiocitta’fujiko ha iniziato ufficialmente le sue trasmissioni con la nuova denominazione sulla storica frequenza dei 103.100 Mhz in modulazione di frequenza nel mese di Ottobre 2004. Dall'ottobre 2004, prendono il via ufficialmente le prove tecniche di fusione, in diretta dagli studi di via Masi 2. La Cooperativa L'Informazione Nuova, storico editore di Radio Città, poi Radio Città 103, e l'associazione Radio Fujiko, dopo un confronto aperto nella tarda primavera del 2004 e durato oltre tre mesi, che faceva comunque seguito a una pluriennale e sempre positiva serie di collaborazioni in etere e non in un primo momento spontanee poi via via sempre più strutturate, hanno deciso di operare una vera e propria fusione, dando vita alla nuova radiocitta’fujiko.
radiocitta’fujiko eredita in toto la storia delle due emittenti. Fosse una società sportiva, ne erediterebbe la bacheca dei trofei. Ci piace ricordare che radiocitta’fujiko rappresenta la più longeva esperienza di radio libera a livello cittadino, l'unica che abbia trasmesso ininterrottamente sulla stessa frequenza, con lo stesso numero di telefono e con la stessa testata registrata al tribunale dagli anni '70 senza soluzione di continuità. Fondati nel 1976, compiamo 30 anni nel 2006, come nel 2001 festeggiammo il nostro quarto di secolo. radiocitta’fujiko intende proporsi per riempire uno spazio fatto di proposte musicali e culturali, politiche e sociali, un'espressione di libertà, autonomia, diffusione artistica e culturale e servizio attivo per il cittadino. Riteniamo che l'esperienza della radio comunitaria intesa anche come luogo di partecipazione sociale vada rilanciata e difesa. radiocitta’fujiko deve essere, realizzare, installare e fare funzionare nello stesso tempo:
* Una radio comunitaria che utilizzi tempi e linguaggi radiofonici contemporanei;
* Un centro di produzione audio che sperimenti nuove tecnologie collaborando con soggetti pubblici e privati.
* Una scelta musicale che risponda alle esigenze di quell'ampia fetta di pubblico altrimenti non soddisfatta dalle altre emittenti radiotelevisive locali e nazionali;
* Un'emittente che dia voce e faccia da collante ad un network non formalizzato di associazioni e alla pluralità di centri di aggregazione sociali, politici e culturali esistenti a Bologna;
* Un soggetto che si propone di interagire con le controparti politiche e istituzionali con lo scopo di fare da cinghia di trasmissione di istanze, volano di idee, fucina di proposte.
* Un centro di produzione culturale e informativa che acceda a bandi e finanziamenti pubblici e privati e riesca a reperire e a mettere in circolo risorse nella più assoluta trasparenza politica e amministrativa.
* Una fonte d'informazione dotata di autorevolezza per la sua capacità di fare selezione delle notizie, pur nella sintesi necessaria all'interno di un flusso di programmazione che ospiterà format musicali e di intrattenimento oltre all'informazione tout court.
* Uno spazio fisico e virtuale plurale, che rinunci alla tentazione di essere un fortino arroccato o una radio di bandiera, e si presenti come un luogo di incontro, di confronto, di discussione e di agire comune, inclusiva di identità, sensibilità e idee diverse, per quanto unite da un'etica e da un sistema di valori comune.
* La costruzione o meglio la ri-costruzione, con il linguaggio e il brand della radio, di un senso e di un'identità comune di una vasta comunità di persone che per stile di vita, consumi culturali e sensibilità politica rappresentano un bacino sociale difficilmente raggiungibile dalle forme più tradizionali di organizzazione politica e sociale.
Questi i nostri obiettivi nell'unire le nostre storie e la nostra azione, nel portare in dote i 28 anni di Radio Città poi Radio Città 103, i 4 anni di Radio Fujiko, i nostri nomi e i nostri simboli. Restiamo un progetto di comunicazione che non dimentica di essere innanzitutto una Radio, ma che ha scelto di fare radio con la consapevolezza di utilizzare uno straordinario medium: la radio crea e rafforza negli ascoltatori più assidui il senso di appartenenza, entità, legame sociale, comunità, che innesca meccanismi di partecipazione, che crea informazione oltre che darla, utile nel seminare dubbi ed innescare meccanismi di partecipazione attiva del cittadino-ascoltatore.
radiocitta’fujiko sceglie di proporsi come radio di flusso, con un parlato veloce, ritmato, che fornisce informazione non solo negli spazi istituzionali, ma lungo tutto il corso della conduzione. Una radio principalmente musicale, con la consapevolezza che le scelte musicali non sono anonime né indifferenti al messaggio che si vuole dare.
Una radio con la prospettiva di rappresentare, con le proprie idee e energie, una straordinaria opportunità per la comunicazione indipendente a Bologna.
Officina Immagine costruisce sistemi di comunicazione efficaci e competitivi, in termini di tempi e costi;
si rivolge alle piccole e medie aziende, di diversi settori merceologici, anche con attivita' di respiro internazionale;
dispone di un gruppo operativo che comprende responsabili della strategia comunicativa e del rapporto con il cliente, grafici creativi, esperti della pianificazione dei mezzi e coordinatori del traffico e dello sviluppo delle tecnologie.
Officina Immagine offre un servizio globale, coordinato e completo, per la comunicazione.
La sua operativita' spazia dall'advertising all'indagine di mercato, dall'immagine coordinata alla gestione di eventi speciali, dalla produzione di cataloghi prodotto alla redazione e pubblicazione di bilanci sociali.
Anche il passato ha un futuro, se quel passato viene considerato come una cosa viva. È con questa volontà di recupero del patrimonio cinematografico e di continuo dialogo con il presente che nel 1963 è nata la Commissione Cinema da cui successivamente ha preso le mosse la Cineteca del Comune di Bologna.
Le radici di una vocazione internazionale
Da una parte, la salda vocazione internazionale, dall’altra il legame culturale con il proprio territorio. La storia e lo sviluppo della Cineteca di Bologna passano attraverso la coniugazione di questa duplice prospettiva: membro effettivo della Fédération Internationale des Archives du Film (FIAF) dal 1989, e dell’Association des Cinémathèques Européennes (ACE) dalla sua creazione, nel 1995 la Cineteca diventa “autonoma istituzione comunale”.
La creazione di una cittadella dell’audiovisivo
Archivi, biblioteche, mostre, laboratori, sale cinematografiche e uffici. Con l’inaugurazione della nuova sede di via Riva di Reno nell’estate del 2000, la Cineteca di Bologna ha avviato la costituzione di una vera e propria cittadella dell’audiovisivo, culminata il 28 giugno 2003, con la concentrazione di buona parte delle sue attività negli spazi dell’area ex-Macello. Un ampio punto di riferimento collocato nel centro più innovativo della città, pronto ad arricchirsi giorno per giorno grazie al rapporto di vicinanza e stretta collaborazione con il museo d’arte moderna MAMBO e gli spazi universitari del DMS e di Scienze della Comunicazione.
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